Descrizione
Intervista con Diana Fosha
Sciogliere la solitudine ai tempi del coronavirus: cosa può offrire la AEDP alla comunità mondiale
La Terapia Dinamico-Esperienziale Accelerata (AEDP) ha sempre considerato la solitudine – e, più specificamente, il senso di solitudine indesiderato e involontario di fronte a circostanze emotive travolgenti – un elemento chiave per comprendere lo sviluppo della psicopatologia. Lo scioglimento della solitudine è, infatti, sia il fondamento che la conditio sine qua non della metodologia incentrata sulla neuroplasticità utilizzata dalla AEDP per il trattamento del trauma e del trauma da attaccamento. Paradossalmente, la pandemia da COVID-19 ha reso la solitudine e l’isolamento sociale – esperienze dolorose e traumatiche per la psiche umana quando indesiderate – gli elementi cardinali per mantenere la sicurezza nella lotta contro il virus. La teoria dell’attaccamento ci dice che abbiamo una tendenza innata a ricercare la vicinanza e la connessione per sentirci al sicuro e neutralizzare la paura. La pandemia da coronavirus, invece, ha paradossalmente trasformato ciò che, come esseri umani, ci fa sentire meno al sicuro (cioè una solitudine involontaria e indesiderata dinnanzi a un pericolo) nella condizione necessaria per garantire la nostra sicurezza.
È a questa situazione paradossale, praticamente fatta apposta per generare un attaccamento disorganizzato (cioè il bisogno di ricercare la sicurezza in ciò che più ci fa paura) che viene applicata la AEDP. Questo approccio terapeutico sembra, a sua volta, praticamente fatto apposta per risolvere questo paradosso attraverso un lavoro esperienziale, che consenta di andare oltre il cyber-vuoto e l’isolamento sociale, creando nuovi collegamenti neurali associati all’esperienza della connessione, di cui il nostro sistema nervoso ha disperatamente bisogno. Inoltre, affrontare la crisi nel qui-e-ora provocata dalla pandemia fa emergere l’opportunità di elaborare i traumi del passato, in un modo che non sia soltanto di supporto ma anche potenzialmente trasformativo.
Il webinar verterà sullo scioglimento della solitudine, intervento di cui verrà descritto il potere, nonché sull’elaborazione esplicita ed esperienziale delle esperienze relazionali più profonde, sia di natura traumatica che riparativa. La AEDP ha messo a punto una serie di potenti tecniche di elaborazione relazionale che consentono di lavorare, in modo esperienziale, sulle esperienze relazionali più profonde; inoltre, ha sviluppato potenti tecniche di elaborazione meta-terapeutica che consentono di lavorare, sempre in modo esperienziale, sulle esperienze relazionali emergenti, trasformative e correttive. Diana Fosha approfondirà il ruolo vitale delle emozioni positive e relazionali all’interno del processo di cambiamento, emozioni che rappresentano un aspetto essenziale del lavoro terapeutico sulle esperienze emotive dolorose e travolgenti associate sia al trauma storico che al trauma da attaccamento, nonché all’attuale pandemia globale. Saranno presentati interventi specifici e approcci utili che gli psicoterapeuti potranno utilizzare all’interno della propria pratica clinica per affrontare nuove sfide e rispondere a nuove esigenze durante la pandemia, adottando così la prospettiva della AEDP. Di seguito, alcuni esempi di approcci specifici che saranno descritti durante il webinar:
– trovare una punto di ingresso per accedere al dolore;
– utilizzare interventi relazionali/esperienziali per sciogliere la solitudine;
– riconoscere il potere di un’auto-rivelazione (self-disclosure) giudiziosa;
– attraversare il dolore e passare dall’altra parte;
– apprendere l’arte e la scienza della regolazione diadica delle emozioni;
– prestare particolare attenzione alla vitalità presente all’interno della sofferenza e ai potenziali percorsi trasformativi.
Infine, saranno forniti consigli utili per aiutare i terapeuti a salvaguardare la propria salute e prendersi cura di sé, tra cui:
– sintonizzarsi sui propri bisogni;
– prevedere e individuare la disregolazione;
– focalizzarsi sugli aspetti positivi;
– creare nuovi significati;
– identificare e reagire al burnout.
Per concludere, il webinar esplorerà le questioni più profonde, derivanti dai traumi al centro della sofferenza dell’individuo, che stanno affiorando durante l’attuale pandemia. In particolare, Diana Fosha spiegherà come lavorare su tali questioni utilizzando un approccio guidato dalla trasformance, in modo da offrire vitalità ed energia sia al cliente che al terapeuta, nonché al processo terapeutico stesso, rafforzando l’idea secondo cui “ci siamo tutti dentro, insieme”.
BIOGRAFIA
Diana Fosha, Ph.D. è l’ideatrice della AEDP (Accelerated Experiential-Dynamic Psychotherapy o Psicoterapia Dinamico-Esperienziale Accelerata), nonché la fondatrice e l’attuale direttrice dell’AEDP Institute, una scuola riconosciuta a livello internazionale, specializzata nella formazione dei terapeuti per mezzo di un approccio specifico al trattamento dei traumi da attaccamento, trasformativo e orientato alla guarigione. Nel corso degli ultimi vent’anni, Diana Fosha ha promosso attivamente una base scientifica per una terapia orientata alla guarigione e focalizzata sull’attaccamento, l’emozione e la trasformazione. Leader indiscussa nell’ambito degli studi trasformativi sul trattamento del trauma, il lavoro della Dott.ssa Fosha sui processi trasformativi di guarigione si focalizza sull’integrazione della ricerca scientifica sulla neuroplasticità, il riconoscimento e lo sviluppo diadico al lavoro clinico ed esperienziale con i pazienti. Oltre ad aver pubblicato numerosi articoli e ad aver scritto svariati capitoli di libri, Diana Fosha è autrice del libro “The transforming power of affect: A model for accelerated change” (Basic Books, 2000), la cui traduzione in italiano “Il potere trasformativo dell’emozione: un modello di cambiamento accelerato” è stata pubblicata da ISC Editore nel 2016. Inoltre, la Dott.ssa Fosha è stata senior editor – insieme a Daniel Siegel e Marion Solomon – del libro “The healing power of emotion: Affective neuroscience, development & clinical practice” (Norton, 2009), nonché co-autrice, insieme a Natasha Prenn, di “Supervision essentials for Accelerated Experiential Dynamic Psychotherapy” (APA, 2016). Definita dallo psicoanalista James Grotstein “un pugile professionista che si batte per l’intimità” e da David Malan “il Winnicott della psicoterapia [dinamico-esperienziale accelerata]”, Diana Fosha è nota per il suo stile di scrittura potente, preciso, ma anche poetico ed evocativo. Alcune delle sue frasi, come “sciogliere la solitudine”, “esistere nel cuore e nella mente dell’altro”, “il Vero Altro”, “esplicitare tutto ciò che è implicito e rendere esperienziale tutto ciò che è esplicito”, “andare oltre il rispecchiamento”, “rimani su questo e resta con me”, “rigore senza vergogna” e “auto-rivelazione giudiziosa”, catturano a pieno l’ethos della AEDP.
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