Descrizione
SOLO 100 POSTI DISPONIBILI
Janina Fisher
psicologa clinica e psicoterapeuta, è vicedirettrice del Sensorimotor Psychotherapy Institute e ha lavorato presso il Trauma Center, fondato da Bessel van der Kolk. Nota per la sua competenza come clinica, autrice e oratrice, è stata anche presidente della New England Society for the Treatment of Trauma and Dissociation e docente alla Harvard Medical School. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Psicoterapia Sensomotoria. Interventi per il trauma e l’attaccamento (con P. Ogden, 2016).
Autrice del libro Guarirela Frammentazione del Sé edito da Raffaello Cortina Editore
ABSTRACT
In un clima di paura e isolamento che colpisce ognuno di noi, i terapeuti si trovano adesso a dover aiutare i propri clienti a far fronte alle sfide pratiche ed emotive causate dall’epidemia di COVID, il tutto da remoto. In un momento di grande difficoltà, la psicoterapia virtuale può risultare stressante sia per il terapeuta che per il cliente. Spesso, infatti, entrambi finiscono per sentirsi sopraffatti dalle complessità tecniche del lavoro online, sono disregolati a causa dello stress affrontato tra le mura domestiche e sentono il bisogno di intensificare – e non di attenuare – la relazione.
Senza quella connessione a cui clienti e terapeuti attribuiscono grande valore, considerata il cuore e l’anima della psicoterapia stessa, le sedute online possono sembrare distaccate e impersonali. Oltre a vivere una condizione di stress, molti dei nostri clienti hanno alle spalle storie di abuso, di fallimento dell’attaccamento, di trascuratezza e di fiducia tradita, il che li rende più sensibili alla distanza e all’abbandono. I terapeuti, dal canto loro, pur essendo intenzionati a offrire supporto ai propri clienti, possono sentirsi impotenti, inefficaci o addirittura sentirsi in colpa: nel momento stesso in cui i clienti avrebbero più bisogno di loro, sentono di “non esserci”.
Ma la psicoterapia virtuale non è necessariamente impersonale!
Questa serie di webinar si focalizzerà su come superare i limiti imposti dalla tecnologia della telemedicina, in modo da trasformare la psicoterapia da remoto in un’esperienza relazionale, che metta tutti a proprio agio.
In particolare, attraverso questa serie di webinar, i partecipanti impareranno a:
- Comprendere più profondamente il senso di abbandono vissuto dai clienti durante il lavoro terapeutico online.
- Utilizzare la psicoterapia virtuale per incrementare il senso di permanenza dell’oggetto presente nei clienti.
- Utilizzare una serie di strategie pratiche per rendere la terapia online un’esperienza personale, incentrata sulla connessione.
- Attingere a diverse risorse per aiutare i clienti a tollerare l’isolamento e la solitudine.
- Utilizzare la relazione terapeutica come strumento per regolare il sistema nervoso dei clienti
Primo webinar:
Spesso, clienti e terapeuti ritengono che il contatto di persona sia una condizione imprescindibile per la creazione della relazione terapeutica e della connessione. Tuttavia, in un mondo in cui il coronavirus impone il rispetto del distanziamento sociale, questo punto di vista non è di grande aiuto. L’incapacità di sentirsi emotivamente connessi all’interno di uno spazio virtuale non è causata dalla terapia online, ma ha origine dal fallimento della permanenza dell’oggetto all’interno delle relazioni di attaccamento precoci. La permanenza dell’oggetto ci permette di interiorizzare le persone più vicine a noi e di avere la certezza che a quest’ultime importi di noi anche se siamo distanti da loro o quando vi è un cambiamento dello stato emotivo. Anziché focalizzarci sul senso di perdita e sulla delusione, possiamo servirci di questa situazione difficile per aiutare i nostri clienti a sviluppare un maggiore senso di permanenza dell’oggetto.
Secondo webinar:
L’epidemia di coronavirus ha creato un ambiente traumatico in tutto il mondo. Anziché utilizzare la psicoterapia per aiutare le persone a superare esperienze pregresse di trauma, perdita e fallimenti dell’attaccamento, i terapeuti si trovano adesso a dove aiutare i clienti ad affrontare il costante senso di minaccia traumatica – nei confronti di sé stessi e delle loro famiglie – che caratterizza il presente. In questo momento, infatti, i nostri clienti si trovano ad affrontare ogni giorno una moltitudine di minacce, quasi come durante un periodo di guerra. In che modo possiamo, quindi, aiutarli a far fronte al pericolo e alla perdita adesso, momento per momento?
Terzo webinar:
La psicoterapia virtuale implica, molto di più rispetto alla terapia di persona, una presenza più esplicita, una maggiore espressività, un maggior calore e una maggiore connessione da parte del terapeuta. I terapeuti, dal canto loro, sono abituati a comunicare la loro comprensione e la loro sintonizzazione attraverso il linguaggio non verbale; tuttavia, nell’ambito della terapia online, se il supporto del terapeuta è comunicato in modo molto sottile, spesso non viene percepito dal cliente. Il cliente finisce, invece, per sentirsi molto solo, persino durante la seduta terapeutica. Durante il webinar conclusivo della serie, esamineremo in che modo il terapeuta può utilizzare il livello di energia, la respirazione, la gestualità e il sistema di coinvolgimento sociale per creare una sensazione sentita (felt sense) di connessione, persino da remoto.
Obiettivi formativi dei webinar:
- Identificare le principali sfide della psicoterapia virtuale, sia per i clienti che per i terapeuti.
- Analizzare 3 diversi modi per ridurre la tecnofobia.
- Valutare l’impatto della minaccia sul sistema nervoso autonomo (SNA) del cliente.
- Identificare interventi finalizzati a regolare un SNA disregolato.
- Illustrare tecniche finalizzate ad aumentare la capacità del cliente di tollerare la paura e lo stress.
- Definire il “sistema di coinvolgimento sociale”.
- Illustrare i diversi utilizzi del coinvolgimento sociale nell’ambito della telemedicina.
Programma dettagliato del corso online
Primo webinar:
- Aiutare i clienti in un periodo di pandemia: le principali sfide
- Paura e minaccia.
- Isolamento o vicinanza forzata.
- Dalla psicoterapia in presenza a quella virtuale: i principali cambiamenti.
- Affrontare le sfide di natura tecnica ed emotiva
- Collaborazione: “ci siamo dentro insieme”.
- Sviluppare il senso di permanenza dell’oggetto.
Secondo webinar:
- La Paura e il Corpo
- “Minaccia interiore” VS “minaccia esteriore”.
- L’impatto del pericolo sul cervello e sul corpo.
- Interventi somatici per supportare le funzioni del sistema immunitario.
- Interventi basati sulla Mindfulness per calmare il corpo.
- Dalla passività all’azione, all’empowerment.
Terzo webinar:
- Incrementare il contatto relazionale in uno spazio virtuale
- Utilizzare il sistema di coinvolgimento sociale.
- Sfruttare al meglio le tecniche somatiche per incrementare la relazionalità.
- Utilizzare tecniche appartenenti alla drammaterapia per rafforzare il senso di connessione.
Riferimenti bibliografici:
Fisher, J. (2019). Sensorimotor psychotherapy in the treatment of trauma. Practice Innovations, 4:3, 156-165.
Fisher, J. (2017a). Twenty-five years of trauma treatment: what have we learned? ATTACHMENT: New Directions in Psychotherapy and Relational Psychoanalysis, Vol. 11, pp. 273–289.
Van der Kolk, B.A. (2015). The body keeps the score: brain, mind and body in the treatment of trauma. New York: Viking Press.
Voestermans, D., Eikelenboom, M., Rullmann, J., Wolters-Geerdink, M., Draijer, N., Smit, J., Thomaes, K., & Van Marle, H.J.F. (2020). The association between childhood trauma and attachment functioning in patients with personality disorders. J. Personality Disorders, 34:474,1-19.
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